Barolo Fashion Show

BAROLO FASHION SHOW

“La bellezza è nelle cicatrici” Nelle Langhe sfila il coraggio

ISOTTA CAROSSO

BAROLO (CUNEO)

Il piccolo borgo di Barolo, nelle Langhe, non è mai stato così fashion. Non solo perché è la patria del “re dei vini”, incastonata tra le colline Unesco, dove da diversi anni arrivano ogni estate i big della musica e della letteratura per il festival agrirock Collisioni. Da quattro anni, infatti, la piazza all’ombra del castello Falletti è diventata anche la passerella del Barolo Fashion Show, vetrina internazionale delle ultime tendenze della moda, del design e della fotografia, con una spiccata passione per le provocazioni che aiutano a riflettere.

Se lo scorso anno gli organizzatori – Agenzia Magma, Comune di Barolo, WiMu, Fattore Immagine e Legal@rte – avevano deciso di far sfilare un drone per esaltare il ruolo insostituibile degli esseri umani nella moda, quest’anno, nell’edizione che si terrà dal 31 maggio al 2 giugno, a salire in passerella saranno le “cicatrici”. “La moda è nata per mascherarle, per farci sentire belli nonostante le nostre ferite, tangibili o invisibili. Il messaggio che vogliamo lanciare è che le cicatrici, invece, possono essere portatrici di bellezza” dice la direttrice artistica Marina Garau.

Le protagoniste

Ecco allora che sabato 1° giugno ognuno degli stilisti protagonisti della sfilata d’alta moda vestirà anche un testimonial che racconterà al pubblico la sua storia di sofferenza, di coraggio e di riscatto. Tra loro l’ex modella Cristina Guidetti, sfigurata dopo un intervento di chirurgia estetica; Karam Khaled, giovane egiziano scampato ai trafficanti di uomini; l’ex valletta di Chiambretti ed ex detenuta Sylvie Lubamba, a cui il Papa ha lavato i piedi e che ora si occupa di progetti sociali; Barbara Bartolotti, vittima della meschina violenza di un collega invaghito di lei che le ha dato fuoco; l’ex deputata torinese Paola Bragantini, ora taxista, e molti altri che hanno fatto delle loro ferite un punto di forza, anche solo per aver deciso di parlare, di non nascondersi.

Un assaggio di quanto si prepara a Barolo è stato raccontato nei giorni scorsi nella conferenza al Golden Palace Hotel di Torino, con alcunid ei testimonial e con gli abiti dello stilista italo-bulgaro Dimitar Dradi, nome di punta del festival. Durante la tre giorni ci saranno workshop, convegni, dibattiti, approfondimenti e sfilate: la sera del 2 giugno sarà la volta del Barolo Fashion Contest, un concorso per stilisti e designer emergenti, nuovi interpreti del made in Italy, un altro punto fermo del festival che, grazie alle tante sinergie, “vuole cercare di dare ai giovani le migliori opportunità a livello internazionale”.